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Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos’altro necessita un uomo per essere felice?

18 Agosto di Marianna Balducci

reedo chair

“Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos’altro necessita un uomo per essere felice?” disse un dì Albert Einstein. E forse non aveva tutti i torti. Ci pensavo in questi giorni mentre, scorrendo la bacheca della pagina facebook di ReeDo, la nostra Laura Tagini (direttamente dal ReeDo communication team) ha segnalato questa originale seduta di riuso che è entrata subito nella top five delle mie sedie riciclate-riciclabili preferite… accanto al suo fratellino, lo sgabello del ReeDo shop, improvvisato durante i mesi di apertura ai Malatesta (immagine in alto a destra).

La poltroncina segnalata da Laura (immagine in alto a sinistra) è un prodotto Custom Barrel (via kustomnetwork.com) e si inserisce in un progetto di recupero di vecchi fusti dell’olio trasformati in oggetti d’arredo per chi considera il “trash-design” un vero e proprio cult.

Al quarto posto della mia classifica c’è una seduta non tanto di riciclo, ma che sa ri-utilizzarsi e re-inventarsi ad ogni evenienza: Vuzzle (via designer blog.it), la poltrona di “sassi” di Christopher Daniel, 59 pezzi che compongono un enorme puff che sembra uscito dal cratere di un vulcano, calamitati così da poter essere ricombinati e modellare una poltroncina con cuscini e poggiapiedi. Ne esiste addirittura una versione “Bloody Mary” con esterno nero e interni rosso fuoco! Perché è solo al mio quarto posto? Perché al momento rimane allo stadio di concept, non ancora in commercio (immagine in basso).

vuzzle - reedo chair blogpost

Terzo posto per la spassosissima “sedia radiatore” (immagine in basso a sinistra) di Jeroen Wesselink (godetevi il video che mostra in pillole la realizzazione, via designboom.com): colorata, forse un po’ scomoda, ma decisamente caldina dato che il radiatore può essere installato e reso perfettamente funzionante. Questa mi sa che a Einstein farebbe gola…

E che dire di lei? “Breathing chair” di Wu Yu-Ying (via acriacao.com), la seduta in schiuma di lattice a densità controllata che presto vedremo sul mercato (immagine in basso a destra). La designer, vincitrice del Red Dot Award 2009, ha preso ispirazione dall’albero cambium e dalla sua affascinante struttura interna, analizzata al microscopio. Ergonomica al massimo (la densità controllata impedisce di essere fagocitati dal suo “grande respiro”) e sostenibile.

sedia radiatore - breathing chair - reedo chair

Ma il primo posto lo occupa decisamente lei, lei che è una sedia ma è anche un divano, lei che è riciclata ma anche riciclabile: la “Flexible Love Chair” del taiwanese Chishen Chiu (via design.blogsociale.it). L’ho scoperta nel web un paio di anni fa, ma ancora non mi sono stancata di guardare il video che ne mostra il potenziale: una particolare struttura rende questa seduta fatta di cartoncino a nido d’ape talmente flessibile da poter ospitare fino a 16 persone! Pesa solo 25 Kg, ma ne può supportare addirittura 1.920 ed è uno spettacolo vedersela sfilare davanti come una sinuosa creatura dotata di vita propria.

flexible chair - reedo chair

Diciamo che, forse, le sedie in stile ReeDo che mi hanno conquistata sono un po’ diverse dalla rassicurante semplicità della sedia a cui pensava Albert Einstein nella sua celebre massima. Ma, ammettetelo, sarebbero ugualmente capaci di rendervi felici!

Marianna Balducci

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