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Rosangela Betti: "le mie foto: c'est moi"

13 Maggio di Marianna Balducci

rosangela betti

Sul profilo del suo blog leggo:

Chi sono_ Sono una persona libera vera sincera passionale. senza la passione non si può vivere niente.

I miei interessi_ Arte, musica, lettura, dormire, silenzio, guardare il mare, l'amore mio quando c'è.

Devo dire a Rosangela Betti che abbiamo degli interessi in comune...

Pittrice e scultrice agli esordi, fotografa dal 1980 come vocazione assoluta, Rosangela Betti è un'artista che sembra coltivare uno strano ma funzionale equilibrio, tra i tormenti e le gioie di una vita "imposta e reimpostata" da sè. Le sue foto sono una costellazione di corpi, carni in tensione, luci e ombre spietate nello spogliare ulteriormente quei nudi che sembrano, allo stesso tempo, senza difese ma ancora così pieni di segreti.

Domani sera (sabato 15 maggio) alle ore 21.00, presso il suo studio riminese, si inaugura il primo di una serie di eventi su invito dell'artista e si preannuncia una serata piuttosto ricca. Verrà proposto il "Requiem-video" (fotografia e regia a cura di Rosangela Betti) presentato in anteprima al Festival della Letteratura di Roma per il reading di Isabella Santacroce (sua la voce e il testo). Daniela Muratori e Maria Costantini porteranno un estratto di "Parole nel vento", una lettura di poesia, un racconto della parola al femminile, accompagnate dalle note di Fabio Muratori. Sarà di Fabrizio Zanuccoli il video "Aquatic Dream", trasmesso in loop per tutta la serata e di Nicola Matteini il contributo musicale live all'arpa. Non ci si fa davvero mancare niente in questa versione contemporanea del salotto d'arte, dove l'incontro è reale e lo scambio di esperienze è tangibile. Come dice la stessa Rosangela Betti: "è un facebook dal vero [...] per far sapere che senza cultura, senza la bellezza e l'arte, il mondo muore".

Forse è questo il segreto per riuscire a vivere, come si definisce lei, "sparsa dentro di sè": non c'è bisogno di ricomporre quei frammenti in qualcosa di finito; bisogna, piuttosto, assecondarne l'energia e farli vibrare.

Marianna Balducci

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