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Letture estive ReeDo: "Second Hand" (Michael Zadoorian)

8 Agosto di Marianna Balducci

second hand

Adoro il mercatino del venerdì che anima le calde serate del centro storico di Rimini. Antiquariato, seconda mano, vintage, ninnoli dalle soffitte di decenni fa (ma anche solo dell'anno scorso, perchè no?). Mi sento un po' un' arpia che plana, ingorda, sulle bancarelle più o meno improvvisate con l'intenzione di comprare tutto, ma, in realtà, dai gusti troppo difficili per cedere alle tentazioni del primo impatto. Sarà che questa estate mi sono pure letta un bel libro che parla di "junkers" (i cercatori professionisti dell'usato) nel quale la cura impiegata nella selezione del pezzo di seconda mano da salvare è una vera e propria religione. Il libro si chiama "Second hand. Una storia d'amore", di Michael Zadoorian (edizione Marcos y Marcos, Milano, 2008) e racconta di Richard, proprietario di un negozio che è praticamente un piccolo paradiso di riusato, schivo al punto tale da essere più a suo agio con gli oggetti che con le persone. Richard è un vero feticista quando si parla di seconda mano e specialmente quando ha occasione di frugare nelle svendite "per morte del padrone di casa":

"La vita e la morte sono andate in scena, tu te le sei perse e ora sei dietro le quinte, a curiosare tra gli oggetti di scena." [p.23]

Dopo la morte della madre, Richard inizia a scavare anche tra i vecchi ricordi dei genitori che gli rivelano sorprese inaspettate almeno quanto il suo incontro con Theresa, la donna che lo farà capitolare al primo sguardo. Anche Theresa è impegnata nel "recupero", di animali in realtà, in un rifugio che però si fa sempre più ingestibile e spesso la obbliga ad adottare misure drastiche. Un'atmosfera un po' cinica e amara fa da sfondo a questo insolito rapporto tra il "junker" professionista e la sua musa tormentata che, però, è una storia d'amore in piena regola anche se tutto questo vociare di oggetti venuti dal passato, le manie e le psicosi dei protagonisti potrebbero farci credere il contrario. Scrittura veloce, un po' inquieta come lo stesso Richard che si fa narratore della sua storia ambientata nei sobborghi di una Detroit tutta contemporanea. Ve lo consiglio, che siate ormai "ReeDo addicted" o che abbiate semplicemente voglia di una lettura fuori dal comune. Dimenticavo! Date un'occhiata al sito dell'autore (michaelzadoorian.com): grafica decisamente in stile "ReeDo"...

Marianna Balducci

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