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L'Officina delle 1000 cose

23 Gennaio di Marianna Balducci

officina mille cose

Pensate ad un'officina tipo. Cacciaviti e vernici ovunque, bulloni, chiodini, odore di benzina e trucioli di legno a terra. Ora cancellate almeno in parte quell'immagine e pensate ad un posto in bilico tra reale ed immaginario, vortici di creatività nell'aria, ecosostenibilità ed ironia a braccetto, materiali in disuso e idee brillanti come complementari compagni di lavoro. Se ci siete riusciti, avete carpito l'essenza dell'Officina delle 1000 cose, nome dell'unione creativa di tre giovani, mille idee ed un motto: "La materia di scarto è il nostro punto di partenza ed oggetti nuovi ma già carichi di storia la nostra direzione".

Davide Rossi, Daniele Coletti e Claudio Titone sono designer formatisi al Politecnico di Milano, con abilità che spaziano dal prodotto alla comunicazione, e la loro Officina ci piace perché è soprattutto divertente! Spazziamo via l'idea che riciclando materiale possano venir fuori solo oggetti rappezzati, poco appetibili esteticamente e tristi. Qui gioco e allegria si respirano in ogni dettaglio: nei colori, nei nomi dati alle famigliole di oggetti di design, creati dal primo all'ultimo con amorevole artigianalità, nel lettering del logo che oscilla tra la bolla di sapone e quella del Big Babol. Facciamoci una risata intorno alla lampada Ciucalegra, una catena di tanti piccoli led che si snoda dentro bottiglie di alcolici (vuote!), osserviamo atmosfere "green" create da Clorofilla, piantana da interni realizzata con tubi cartacei industriali e tappi verdi riciclati, e lasciamoci incuriosire dalle futuristiche sembianze dei mostriciattoli spaziali-lampade da tavolo della serie L'astroarca di Noè (in alto, al centro).

officinamille2

Se con mille lire al mese i nostri nonni potevano fare la vita da signori, adesso chi vuol essere alla moda le lire se le mette addosso. Allora L'Officina delle 1000 cose ha pensato di dare nuova funzione alla spicciolata di monetine rimaste in qualche portafoglio o cassetto di secrétaire creando l'anello Per una lira. Naturalmente non potevano mancare i gettoni delle cabine telefoniche, ve li ricordate? Quanta storia condensata in un solo pezzettino di metallo, quanti ricordi da rispolverare e "indossare" (quante mani sfiorate!)... questa è proprio una parte della forza nascosta degli oggetti in disuso che un designer non può ignorare, pena lo spreco di potenziale della materia.

Le mascotte indiscusse dell'Officina però sono i Machu Picchu, simpatici personaggi morbidi e variopinti, fatti di stoffe di scarto di vario intreccio, pregio e tinta, bottoni per occhi e un cuore di plastica formato tappo.

I progetti, anche di soliarietà, sono talmente tanti che meritano più di qualche riga. Impossibile rimanere al passo con la loro creatività? Proviamoci esplorando il bellissimo sito , premiamoci con un regalo eco-friendly acquistando dal loro shop e seguiamo gli sviluppi dell'Officina dalla pagina facebook!

via Co+housing.it

Valentina Magliozzi

Commenti

  • stefania  paltro

    l'officina delle 1000 cose Domenica, 30 Gennaio 2011 15:59:50
    di: stefania paltro - 2 Commenti

    E' una segnalazione molto divertente :) A me piacciono gli anelli con le lire... Un po' nostalgici ma molto simpatici!!

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